mercoledì 16 dicembre 2009

Western Digital Advanced Format, più spazio all'interno dei dischi

Western Digital annuncia l'implementazione di Advanced Format all'interno dei propri hard disk: i futuri modelli appartenenti alla serie Caviar Green saranno infatti caratterizzati da questa particolarità.

Advanced Format introduce un nuovo metodo di storage dei dati, fino ad oggi divisi e allocati in settori da 512 byte l'uno: con il passaggio ad Advanced Format questi settori vengono portati alla capacità di 4KB (4096 byte). Advanced Format, ora impiegata da Western Digital e in un prossimo futuro anche da altri produttori, ha come obbiettivo principale quello di andare ad aumentare lo spazio a disposizione sui dischi, oltre a migliorare il funzionamento con i sistemi operativi di nuova generazione.






Le due immagini mostrano come cambi la struttura dei blocchi grazie ad Advanced Format rispetto a Legacy: non solo un cambio radicale in termini di dimensione, ma anche un riposizionamento dei dati ECC e Sync/DAM. Con la struttura attuale, infatti, l'efficienza di controllo e correzione degli errori (ECC) risulta estremamente ridotta, incappando in importanti problemi di overhead. Grazie ad Advanced Format vengono così eliminati gli elementi tra i diversi settori, consentendo inoltre un aumento complessivo dello spazio su disco variabile tra il 7 e l'11%. Secondo i dati forniti, inoltre, dovrebbe essere stata migliorata l'efficienza ECC, grazie all'impiego di codice più lungo.

Per Western Digital l'applicazione della tecnologia Advanced Format rappresenta un elemento fondamentale sia per continuare la corsa all'innalzamento delle capacità, sia per migliorare l'efficienza e l'affidabilità degli hard disk.

Advanced Format, inoltre è stata sviluppata per riuscire a funzionare al meglio con i sistemi operativi di ultima generazione, come Windows Vista e Windows 7, oltre ai sistemi Mac. Come buona parte delle nuove tecnologie, Advanced Format non sarà invece ottimizzata per quei sistemi operativi considerati "vecchi" come Windows XP. Nonostante quest'ultima dichiarazione possa suscitare qualche discussione a riguardo, Western Digital ha deciso di offirre un software chiamato Align Software, che consentirà alle unità con tecnologia Advanced Format di funzionare al meglio anche sotto Windows XP. Il tool è presente a questo indirizzo.

Al momento, alcuni modelli di Caviar Green sono prodotti con Advanced Format: nel corso del tempo nuovi modelli presenteranno la nuova funzionalità. I primi dischi da 500GB con il nuovo schema di formattazione saranno spediti e arriveranno sul mercato nelle prossime settimane. I modelli con capacità diverse seguiranno a ruota. I primi modelli con Advanced Format saranno inoltre caratterizzati da una cache di 64MB: non ci dovrebbero essere comunque variazioni sensibili di prezzo. Tutti i dischi con Advanced Format includeranno all'interno della confezione informazioni speciali per il funzionamento dell'unità.

VMLite XP Mode per avere XP virtualizzato su ogni PC

Una delle funzionalità di Microsoft Windows 7 che pare aver raccolto i maggiori favori del pubblico è il cosiddetto "XP Mode" attraverso il quale l'utente può installare software funzionante su Windows XP anche sul più recente sistema operativo Microsoft. A Redmond hanno pensato a realizzare una virtual machine preconfigurata e messa a disposizione degli utenti, rendendone possibile l'utilizzo da Windows 7 attraverso Virtual PC. Inoltre, per rendere il tutto ancor più comodo e funzionale Microsoft ha previsto la possibilità di inserire nel menu start anche i programmi installati nella virtual machine di XP. Con questa soluzione l'utente ha la possibilità di avviare i propri software correttamente supportati da Windows XP in modo trasparente anche su Windows 7.
L'opzione XP Mode di Windows 7 è stata sviluppata da Microsoft con particolare riferimento alla clientela professionale e aziendale: con la possibilità di utilizzare software noto agli utenti e supportato in XP Mode si spera che la migrazione verso Windows 7 avvenga in modo più rapido. Con XP Mode aziende e professionisti dovrebbero risolvere alcuni problemi di compatibilità e hanno un'opzione in più per la risoluzione di eventuali inconvenienti.
Microsoft ha scelto di offrire XP Mode solo nelle versioni di Windows 7 dedicate ai professionisti e alle imprese oltre alla release Ultimate. Inoltre, per il corretto utilizzo di XP Mode è necessario che il proprio PC sia dotato di cpu con supporto alle tecnologie AMD-V oppure Intel VT e, opzione ancor più complicata da verificare, tali tecnologie devono essere attivabili da Bios. Come già riportato in passato ci è capitato di provare alcuni notebook dotati di processore con supporto Intel VT, ma tale opzione non era attivabile da Bios e di conseguenza XP Mode era inutilizzabile.
Possedendo un PC dotato di un hardware adeguato - la virtualizzazione necessita di risorse di sistema medio alte sia per cpu che per memoria ram - è possibile sfruttare VMLite XP Mode raggiungendo risultati simili rispetto a quanto offerto dalla soluzione Microsoft. VMLite XP Mode utilizza la medesima virtual machine resa disponibile da Microsoft e permette l'avvio di applicazioni di Windows XP anche dal sistema Host Windows 7. La soluzione sviluppata da VMlite non pone però le limitazioni hardware relative al supporto delle tecnologie AMD-V oppure Intel VT. Questo video mostra VMlite XP Mode all'opera.
VMLite XP Mode può essere un'alternativa comoda per chi non può utilizzare la soluzione Microsoft oppure non intende avvalersi degli strumenti di Virtual PC. Per completezza segnaliamo che VMLite XP Mode permette di gestire anche i formati VMDK, VHD e VDI offrendo quindi una notevole flessibilità d'uso.

Resta da valutare l'aspetto prestazionale della soluzione in un ambiente di lavoro reale e su questo fronte dovremmo avere qualche novità nelle prossime settimane. Per chi invece preferisce un approccio più evoluto e strumenti personalizzati segnaliamo il sempre utile VirtualBox giunto ormai alla release 3.1. [http://www.virtualbox.org/wiki/Downloads]