venerdì 26 febbraio 2010

Turbo Windows: avvia il pc in un secondo



Inserire la spina, accendere il computer e iniziare a navigare: troppo bello per essere vero! La maggior parte dei pc con sistema operativo Windows fatica ad avviarsi. E questa situazione diventa snervante soprattutto per i computer di casa. Chi ha voglia di aspettare all’infinito prima di ascoltare un cd o di controllare la posta elettronica?

CHIP spiega come mettere il turbo al pc, avviando Windows in un lampo. Si potranno trovare le migliori soluzioni per il tuning e le impostazioni più giuste per risparmiare energia. Si utilizzeranno diversi tool, come Ashampoo WinOptimizer per ottenere un caricamento velocissimo e si sfrutteranno le funzioni di risparmio energetico in XP, Vista e Windows 7. Tutto questo non è magia: è realmente possibile migliorare il tempo di boot del sistema operativo. Tutti i programmi necessari si possono scaricare da CHIP Download seguendo i link indicati nel testo.
Preparazione: mettere al sicuro tutti i dati e misurare il tempo di boot

Prima di eseguire il tuning del pc è necessario completare un paio di passaggi: effettuare un backup di sicurezza dei dati e misurare la velocità di caricamento del sistema. Per le prime operazioni sono utili Ocster Backup Free e Personal Back­up, che possono essere utilizzati secondo necessità. Ocster codifica, a richiesta, l’archivio di backup con una chiave Aes a 256 bit, il secondo tool è invece specializzato nei dati personali e rende sicura anche la comunicazione di rete. Entrambi i programmi sono semplici da utilizzare e lavorano velocemente.
Quando il backup è completato, misurare la durata iniziale dell’avvio di Windows; questo dato sarà il punto di partenza. Per Windows XP si può utilizzare Windows Boot Timer. Con un doppio clic su BootTimer.Exe il pc si riavvia e viene misurato il tempo di boot dal momento dell’inizializzazione dell’NT Loader fino al caricamento di tutti i driver e di tutti i servizi. Se poi si vuole sapere quanto dura l’inizializzazione hardware nel Bios, bisogna invece procurarsi un cronometro tradizionale. Il risultato ottenuto misurando l’avvio del computer di test con XP Home, nel nostro caso, è di 40,8 secondi.
In Vista può essere d’aiuto l’Event Viewer; inserire nella barra della ricerca

evntvwr

e lanciare il tool. Con Registri applicazioni e servizi/Microsoft/Windows/Diagnostics-Perfomance/Operativo si arriva ai protocolli di avvio; quelli che interessano sono i messaggi con l’Id evento 100. Inoltre, questi dati mostrano quanto tempo richiede Vista per avviarsi e se sono emersi problemi. Sul computer di prova, con Vista Ultimate, abbiamo ottenuto un risultato di 41,7 secondi.
Anche nel caso di Windows 7, è possibile misurare il tempo di caricamento utilizzando l’Event Viewer: i passaggi sono gli stessi di Vista. Il nuovo Windows si avvia nel nostro computer in 36,0 secondi, anche perché sono state installate meno applicazioni che rallentano il sistema. Nelle pagine seguenti spiegheremo con quali metodi abbiamo reso più veloce i computer di prova.
Creare un DVD per installare Windows 7 Lite

Un sistema operativo complesso richiede tempi di avvio più lunghi; la versione slim di Windows 7 può ridurre notevolmente la fase di boot. Ecco come fare per preparare un DVD di installazione personalizzato con un sistema più snello. Se intendete fare una semplice ottimizzazione, potete anche saltare questa fase, ma se pensate che infuturo vorrete installare nuovamente il sistema operativo senza rifare tutti questi passagg, o se volete ripetere la procedura su più pc, è bene creare un DVD di installazione già ottimizzato, per risparmiare tempo. Ecco come fare.
Installare e preparare

Scaricare Waik (Windows Automated Installation Kit) per Windows 7. Per avviare l’Iso servirà il programma Virtual CloneDrive. Installare il tool e indicare WAIK-ISO come disco, facendo clic con il tasto destro del mouse sul simbolo CloneDrive sulla barra delle applicazioni. Selezionare, nella successiva finestra, Avviare Setup.Exe e installare Waik. Creare in C:\ due cartelle, denominate Image e Temp. Copiare il contenuto del dvd di installazione di Windows 7 in C:\Image.
Windows 7 molto più compatto

Elemento essenziale per la fase successiva è il file di installazione di Windows 7 Install.Wim, da rintracciare in C:\Image\Sources. Nel file viene stabilito quali componenti di Windows vengono installati. Per dimostrare come avviene la riduzione dei componenti rimuoviamo da 7 il gioco Solitario. Avviare come amministratore il tool Tutti i programmi/Microsoft Windows AIK/Prompt dei comandi per la modalità Windows PE e inserire la riga

dism /get-wiminfo /wimfile:c:\image\sources\install.wim

Si otterranno quattro numeri indice, che rappresentano ciascuno una diversa versione di Windows 7. Per il nostro esempio lavoriamo con la Ultimate e utilizzeremo l’indice 4 nel comando che segue su un'unica riga:

dism /mount-wim /wimfile:C:\image\souces\install.wim /index:4
/mountdir:c\temp

Con questo passaggio viene inserito il file Install.Wim di Windows 7 Ultimate e si imposta C:\Temp come cartella di lavoro. Successivamente è possibile elencare i diversi componenti di Windows con il comando

dism /image:c\temp /get-features | more

Dopo aver identificato il gioco da rimuovere, che ha nome Solitaire, si può eliminarlo con

dism /image:c\temp disable-feature/featurename:Solitaire

Dopo aver rimosso in maniera simile i componenti inutili di Windows, inserire il comando

dism /unmount-wim /mountdir:c\temp /commit

Con questo comando si potrà avere una nuova Install.Win ridotta.
Installare la versione compressa di Windows

Il resto del procedimento è semplice: con il tool Waik Os-cdimage.Exe e il file del settore di boot Etfsboot.Com si può creare un file Iso avviabile, inserendo (sempre su una sola riga) il comando:

oscdimg –n –m –b "c;\program files\windows aik\petools\x86\
boot\etfsboot.com" c:\image c:\win7.iso

Testare l’installazione di Windows creata in VirtualBox; se tutto funziona senza problemi masterizzarla quindi su un dvd, per esempio con ImgBurn.



Il primo passo per ottimizzare l’avvio del pc è l’utilizzo di tool per tuning specifici. Uno dei metodi più usati è ripulire la cartella di avvio automatico e il Registry, deframmentare l’hard disk ed eliminare i servizi inutili. Per il tuning standard esistono tool utilissimi, come CCleaner e Ashampoo WinOptimizer, la cui versione 2010 completa era presete sul DVD di CHIP 02/2010. Il suo predecessore è stato il vincitore del test di CHIP, proposto sul numero di ottobre 2009. Entrambi i programmi girano con le tre versioni di Windows e le loro funzioni sono a grandi linee le stesse; Ashampoo offre in aggiunta l’eliminazione dei servizi inutili.
Windows XP

WinOptimizer, con una scansione completa, trova sul pc di prova con sistema operativo Windows XP quattro servizi superflui e 16 voci di registro non valide. Inoltre, questo programma ha potuto modificare le impostazioni di sistema, rimuovere 1.385 tracce di navigazione e cancellare 361 file obsoleti. Con Inizia ottimizzazione offriamo a Windows XP una cura risolutiva; con Ottimizza le prestazioni/Startup-Tuner/Programmi si possono rimuovere anche i programmi non più utilizzati.
I processi che sono causa di rallentamenti, per esempio iTunesHelper.Exe o il servizio Bonjour, entrambi prodotti da Apple, vengono disattivati con la gestione processi del tool, che tuttavia non funziona con i sistemi a 64 bit. In questo caso è possibile affidarsi al tool di Windows Msconfig, nella scheda Servizi.

Dopo l'ottimizzazione, soprattutto visto che si liberano molti file che possono occupare parecchio spazio su disco, è bene deframmentare il disco. Lo strumento di deframmentazione incluso in Windows XP è decisamente inadeguato, per cui è meglio rivolgersi a un software di terze parti come Defraggler.

Windows Vista
Impostare un processore Dual core nelle opzioni di Avvio di Windows con msconfig



Con WinOptimizer si può ripulire anche Vista. Non serve un tool di deframmentazione poiché Vista esegue questo lavoro continuamente in background. Invece, come soluzione alternativa è possibile scrivere

msconfig

nella barra di ricerca e avviare il tool. In Opzioni di avvio/Opzioni avanzate inserire il valore 2 come numero di processori (vedere qui a sinistra), perché nel test abbiamo utilizzato un pc dual core. Quindi, disattivare con il Task Manager di Windows una serie di processi che girano inutilmente. Dopo questo passaggio Vista si avvia in 31,0 secondi: un miglioramento superiore al 25%.
Windows 7

Il processo di pulizia è lo stesso di Vista, ma rispetto a quest’ultimo risulta limitato, poiché in Windows 7 non esistono troppe applicazioni che potrebbero rallentare il sistema. Certo, anche Windows 7 permette l’adeguamento a due processori con le impostazioni di Msconfig, ma non è stato osservato nessun miglioramento rilevante delle performance. I servizi obsoleti sono pochi, e anche la deframmentazione viene gestita in background. Il risultato del tuning è quindi modesto: l’avvio del pc è stato velocizzato solo di 2,0 secondi (ovvero il 5,6%).



Grazie al tuning è stato possibile guadagnare qualche secondo, ma l’avvio di Windows dura sempre mezzo minuto. La soluzione: lanciare con la funzione Instant on un minisistema operativo con le applicazioni più utili, per esempio Firefox.
Instant on basato sull’hardware

Se si sta progettando l’acquisto di un computer, bisogna fare attenzione a diciture come Tecnologia Instant on o Fast boot. Su pc di questo tipo è presente un chip che può avviare una versione ottimizzata di Linux (di solito Splashtop) invece del sistema operativo principale, e spesso contiene applicazioni utili come browser, media player e Skype. Con questa tecnologia è possibile navigare, chattare o ascoltare musica dopo un massimo di 8 secondi dalla pressione del pulsante di avvio. Se si vuole che il processo avvenga in maniera ancora più rapida, bisogna ricorrere a una scheda madre con tecnologia Uefi, come per esempio la P45D3 Platinum di Msi, che rispetto al vecchio Bios velocizza notevolmente l’avvio dell’hardware; in questo modo il browser si apre in meno di 6 secondi. Se si desidera invece utilizzare applicazioni come Adobe Photoshop bisogna però passare all’avvio normale di Windows, rassegnandosi anche a tempi di boot tra i 20 e i 30 secondi.
Instant on basato sul software

Si può avere l'instant on anche senza sostituire la scheda madre. Si può installare Presto e Phoenix HyperSpace, versione dedicata ai notebook (una demo è disponibile su www.hyperspace.com); in seguito, nel boot manager comparirà una nuova voce. Dopo aver scelto uno dei tool, entro otto o dieci secondi al massimo si avvia un Mini Linux con applicazioni importanti, per esempio Firefox.



Sistemi paralleli: fase di boot più veloce

Stabilire per prima cosa quale sistema operativo deve essere caricato all’avvio successivo: un tool freeware può rendere superfluo il boot manager. Se si gestiscono parallelamente più sistemi Windows, basta selezionare nel boot manager quale dev’essere caricato.
Se si sa già quale servirà all’avvio successivo, è possibile risparmiare tempo. Installare iReboot, che come gli altri programmi citati nel testo si può scaricare da CHIP Download, e lanciare il tool, aggiungendo in questo modo anche un nuovo servizio. Fare clic infine con il tasto destro del mouse sul simbolo del tool sulla barra delle applicazioni e selezionare la versione Windows da lanciare al prossimo avvio; attivare inoltre Reboot on Selection. Non appena si effettuerà un nuovo avvio del pc verrà caricato automaticamente il sistema operativo prescelto.



Se i tool contenuti in un Linux Instant on non sono sufficienti, si può lanciare Windows dallo stand-by. Non è niente più di un trucchetto, ma in questo modo si può evitare la lunga inizializzazione dell’hardware da parte del Bios e la fase di avvio di Windows. Con questa soluzione si può anche risparmiare energia, anche se il pc in stand-by consuma una piccola quantità di corrente.

Windows XP

L’avvio rapido è possibile solo se supportato dal Bios e dal driver del mouse e della tastiera. Riavviare il pc e entrare nel Bios, generalmente premendo il tasto Canc. Qui inserire il valore S3 come Suspend Mode. Lanciare Windows e in Start/Pannello di controllo/Opzioni risparmio energia/Sospensione disattivare quest’ultima voce. Richiamare ora nella gestione delle unità le Proprietà di tastiera e mouse; spostarsi nella scheda Risparmio energia e attivare l’opzione Consenti alla periferica di interrompere lo standby del computer.



Se non si trova la pagina relativa al risparmio energetico significa che manca il driver di supporto; in questo caso potrebbe aiutare una versione aggiornata. Dallo stand-­by, la versione più vecchia di Windows si avvia sul pc del test in soli 7,4 secondi (dunque l’80% più velocemente).
Windows Vista

Con Vista si può utilizzare la modalità ibrida, che combina le funzioni di sospensione e stand-by. Per avviare il sistema operativo fare clic con il tasto destro del mouse sul desktop e selezionare Personalizza, successivamente andare in Screen saver/Modifica impostazioni di risparmio energia/Risparmio di energia/Modifica impostazioni combinazione/Cambia impostazioni avanzate risparmio energia/Pulsanti di alimentazione e coperchio. Se ora si clicca sul pulsante arancione nel menù Start per arrestare il sistema, Vista passa alla sospensione ibrida.
Misuriamo il tempo di risveglio con l’Event Viewer; per l’avvio ibrido bisogna guardare gli eventi con numero ID 300. Il nostro risultato: con 1,4 secondi Vista è il 96,6% circa più veloce.
Windows 7

Anche in questo caso esiste una modalità a basso consumo ibrida. Fare clic su Start/Pannello di controllo/Sistema e sicurezza/Modifica impostazioni di sospensione del computer/Cambia impostazioni avanzate risparmio energia/Sospensione/Consenti sospensione ibrida/Attivata. Se ora si seleziona Sospensione nel menù di avvio il pc si spegne subito. Il risultato stupisce: in solo 1,3 secondi il nuovo Windows si riavvia, con un miglioramento che raggiunge addirittura il 96,9%.
Bilancio del risparmio energetico

Spesso molti pc vengono lasciati in funzione per circa un’ora, ma senza essere utilizzati. Il computer del nostro test richiede in media 90 W, e lavorando otto ore al giorno consuma 730 Wh. Ma in modalità stand-by consuma solo 2,4 W: questo vuol dire che se il pc riposa per 30 minuti durante una giornata lavorativa di otto ore, si risparmieranno 43,8 Wh. Il consumo in stand-by viene quindi ripagato: per 16 ore di riposo servono solo 38,4 Wh e, ciononostante, il pc è pronto per l’uso in un lampo.

venerdì 19 febbraio 2010